Umberto Veronesi e l'Agenzia nucleare

Perché il sen. Umberto Veronesi, nella sua lettera al Corriere della Sera del 26 luglio 2010 in cui si dice possibilista di accettare la candidatura al ruolo di Presidente dell’Agenzia per la sicurezza nucleare, parla con così tanta precisione delle virtù del nucleare rispetto al più inquinante petrolio o della sua partecipazione a movimenti che sostengono i diritti dei più deboli (inutile in questo contesto) e si “dimentica” della potenziale pericolosità delle scorie nucleari?

Sinceramente, mi aspetterei qualcosa di più da un fisico (ad honoris causa) e dal futuro presidente dell’Agenzia sul nucleare. Mi sembra che, nella sua lettera, almeno citare il problema delle scorie sia una valida ragione per occuparsi VERAMENTE della tutela della salute dei cittadini che tanto sbandiera di aver fatto nei suoi 50 anni di carriera!

O questa “dimenticanza” mi autorizza a pensare che, dietro, ci sia qualche cos’altro? Magari qualche finanziatore dell’IEO (Istituto Europeo di Oncologia), da lui fondato, che vuole entrare nel grande affare dell’energia nucleare in parte pagata dai cittadini con le loro tasse e in parte attraverso un rischio potenziale per la loro salute?

Mi sembra strano poi che uno scienziato della sua levatura (che nella lettera parla forse un po’ troppo di sé stesso) non sia a conoscenza del fatto che, sino ad ora, dopo circa sessant’anni di attività, l’industria nucleare mondiale ed i governi non siano stati in grado di trovare dei siti adeguati per stoccare in sicurezza le scorie che spesso stanno letteralmente marcendo in qualche luogo di fortuna.

O, come al solito, aspettiamo che qualcuno possa risolvere il problema in futuro e, nel frattempo, esponiamo la popolazione di adesso ad inutili ed eccessivi rischi?

Sinceramente tutto ciò mi sembra un po’ troppo e, per questo, dico forte il mio NO al nucleare!